Palazzo Mocenigo a Venezia

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Situato nel sestiere di Santa Croce a Venezia, Palazzo Mocenigo si trova lungo la Salizada di San Stae.e al suo interno ospita il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume e il Museo del Profumo, attrazioni tra le più visitate della città lagunare. Già esistente nel Cinquecento, il Palazzo è stato sottoposto a delle modifiche nel Seicento, modifiche che lo hanno reso quasi come è arrivato ai nostri giorni. Scopriamo la storia di Palazzo Mocenigo e tutto quanto c’è da sapere su questo splendido edificio e il suo museo!

Un po’ di storia

Composto da ben sette piani di altezza e un corpo secondario, Palazzo Mocenigo è uno degli edifici più prestigiosi della laguna ma anche quello con dimensioni enormi. La parte più bassa rispetto al corpo principale probabilmente era destinata ai divertimenti e allo svago.

Costruito attorno al ‘500, venne poi ristrutturato dai Mocenigo, nobile famiglia veneziana ascritta al patriziato e tra le più insigne e ricche della città, che annovera nella sua stirpe sette dogi e altri esponenti politici, diplomatici, scrittori, ecclesiastici, militari e scrittori.

I primi interventi vennero eseguiti per volontà di Alvise Mocenigo, doge di grande fama perché vincitore nel 1571 della Battaglia di Lepanto, Palazzo Mocenigo.

Fu proprio attorno a questa data che il doge acquistò delle case preesistenti, una sorta di costruzione che all’epoca si presentava a base quadrata con cortile al centro. Il doge ne ordinò la demolizione e fece edificare il grande palazzo dalla caratteristica forma veneziana, con un salone al centro e due facciate molto simili, una che dà sulla Salizada di San Stae e una sul rio.

Entrambe sono da segnalare perché al centro, dove stanno i piani nobili, sono aperte da due serliane, finestre tipiche dell’architettura veneziana del XVII/XVIII secolo e che danno fascino ed eleganza alle facciate, conferendo i tratti tipici del gusto rinascimentale.

Le serliane non sono altro che delle trifore con apertura centrale ad arco e quelle due laterali più basse a trabeazione, che permettono oltretutto di alternare ammezzati e piani nobili.

La facciata sulla Salizada nella parte centrale presenta tre serliane sovrapposte collegate da mensoloni sansoviniani e lo stesso motivo si ripete anche nelle finestre laterali. La parte sinistra si prolunga rendendo l’insieme asimmetrico, è più bassa del corpo principale e presenta la zoccolatura a bugnato.

La seconda facciata presenta invece i portoni architravati e le serliane solamente nei due piani nobili, mentre le finestre laterali sono disposte così da dare vita ad un doppio ordine di stanze. Inoltre, la struttura principale a fianco un’ala più bassa, con una serliana al piano nobile.

Lo stile del prospetto che dà sulla salizada presenta delle linee seicentesche, mentre quello che dà sulla strada e da cui oggi si accede al palazzo presenta un allungamento sulla parte sinistra.

All’interno la struttura si presenta come erano un tempo le tipiche abitazioni patrizie veneziane, con il portego, ovvero il grande salone centrale dal quale si passa per andare nelle altre stanze e che fungeva da area di rappresentanza. All’interno del palazzo vi sono degli affreschi che decorano i piani nobili molto ben conservati, ma anche arredi di gusto rococò o neoclassico risalenti per la maggior parte alla seconda metà del Settecento.

Di grande interesse sono gli affreschi dei soffitti realizzati nel 1787 quando si sposò il nipote di Alvise IV con Laura Corner, e da menzionare sono quelli realizzati da artisti come Jacopo Guarana, Giambattista Canal e Giovanni Scajaro. Tra i dettagli preziosi che non passano inosservati nel palazzo vi sono le cornici in legno intagliato e dorato e le porte in radica.

E’ possibile affermare che l’aspetto che conserva oggi il palazzo è frutto delle trasformazioni effettuate la famiglia Mocenigo all’inizio del XVII secolo, ma nulla si sa su chi abbia eseguito il progetto e non vi sono documenti che consentono di attribuire a qualcuno i lavori. La nobile famiglia vi dimorò fino ai primo Novecento.

Nel 1945 l’ultimo esponente della famiglia, Alvise Nicolò Mocenigo, fece dono del palazzo al comune di Venezia, che in seguito lo trasformò in una galleria d’arte, per completare il Museo Correr. Solo attorno alla fine degli anni settanta gli arredi e le stanze affrescate vennero collegate ai Musei Civici, successivamente al decesso della vedova Mocenigo, Costanza Faà di Bruno.

Tuttavia, per vedere l’apertura al pubblico del Palazzo Mocenigo come museo bisognerà attendere il 1985. Nel palazzo ha sede anche il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, aperto nello stesso anno, che non ha alterato in alcun modo l’atmosfera di vissuto che si respirava.

Al primo piano si trovano gli uffici e la biblioteca specializzata, mentre il primo mezzanino e il grande soffitto sono stati adibiti a deposito per stoffe e costumi. Ancora oggi gli altri piani del palazzo, divisi in appartamenti, sono conservato proprio come li lasciò Alvise Nicolò Mocenigo.

Curiosità sul Palazzo Mocenigo

La donazione fatta al comune di Venezia da Alvise Nicolò Mocenigo partire dalla fine degli anni settanta venne impugnata da Alvise Coletti, discendente della famiglia Mocenigo per linea femminile. Il Coletti voleva la sua eredità e alla fine la spuntò.

Infatti, il contenzioso si protrasse fino all’inizio degli anni ’90 e il Tribunale di Venezia riconobbe al Coletti la legittimità delle sue richieste di Coletti. Ormai morto, l’indennizzo assegnato dal tribunale venne riconosciuto agli eredi.

Il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume

Il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume è stato realizzato all’interno di Palazzo Mocenigo nello stesso anno in cui è stato aperto al pubblico. La straordinaria collezione di abiti comprende raccolte, materiali tessili e librari provenienti dal Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi poi disciolto e dalle collezioni di Vittorio Cini, che il Comune di Venezia acquistò nel 1981 e nel 1985. Le suddette collezioni vennero aggiunte alle importanti raccolte tessili dei Civici Musei Veneziani che prima si trovavano al Museo Correr e Ca’ Rezzonico ed oggi sono invece a Palazzo Mocenigo. Il Centro offre agli studiosi una importante biblioteca specializzata nel settore, sempre aperta, in cui spicca una raccolta di oltre 13.000 figurini dal ‘700 al ‘900.

Le sale del primo piano nobile ospitano invece una ricca selezione di capi d’abbigliamento e accessori più importanti della collezione. Il percorso è delineato in maniera tale da creare delle attinenze tra la scelta delle stoffe utilizzate e le mode, e non solo dell’abbigliamento ma anche negli arredi. Gli abiti esposti sono originari soprattutto da Venezia e mostrano la cultura degli artigiani antichi che hanno dato vita allo stile tipico lagunare, ricercato e suggestivo. I ricami che impreziosiscono i tessuti, le decorazioni fra cui spiccano quelle fatte con i merletti di Burano sono uno splendido esempio della manifattura dell’epoca, già molto apprezzata.

Nel 2013 è stato eseguito un restauro accurato degli interni del palazzo ed è stata aggiunta una nuova sezione composta da ben 5 sale, dedicate alla storia del profumo e delle essenze, che permette di mettere in risalto l’antichissima tradizione cosmetica di Venezia. L’allestimento del percorso di visita è stato studiato da Pier Luigi Pizzi, architetto, regista e scenografo di fama internazionale.

Il Museo del Profumo

Il Museo del Profumo che si sviluppa nelle 5 sale create nel corso dell’ultimo restauro mostra come da secoli le essenze abbiano avuto un ruolo predominante a Venezia. Il progetto è stato reso possibile grazie alla nota casa essenziera tedesca Drom, che fornisce supporto tecnico e scientifico per le installazioni selle essenze e che anche messo a disposizione della galleria la sua straordinaria collezione di Flaconi Storp.

La visita ruota attorno al lavoro del muschiere, il profumiere veneziano che con le sue tecniche e le sue ricette fabbrica saponi, paste, olii, paste, liquidi e polveri e liquidi per profumare le persone e gli ambienti. Un viaggio sensoriale affascinante!

Dove dormire a Venezia

Città suggestiva e piena di monumenti affascinanti, Venezia è la meta ideale per trascorrere un soggiorno indimenticabile. Prenotare una sistemazione economica non è difficile e basta cercare tra i numerosi bed and breakfast che si trovano nella città lagunare per trovare quello più vicino alle proprie esigenze.

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