Piazza Navona a Roma – Storia e come arrivare

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Piazza Navona a Roma – visitare una delle piazze più apprezzate da turisti e dai cittadini romani

Roma è una città dai mille volti e in grado di sedurre i visitatori con il suo fascino immutato nel tempo. Proprio per questo l’appellativo di città eterna le calza a pennello, e oggi come prima la sua arte, la sua cultura suscitano un interesse costante nei turisti che ogni anno vengono in questa meravigliosa città per scoprirne e apprezzarne le bellezze. Sono molti i simboli che hanno reso celebre Roma nel mondo, e tra questi, oltre a monumenti di incredibile bellezza come il Colosseo e la Basilica di San Pietro, anche le piazze sono state oggetto di ammirazione. Tra queste c’è anche Piazza Navona, una piazza frequentatissima e sempre piena di gente in qualsiasi giorno dell’anno.

Solenne e suggestiva, racchiusa da una serie di monumenti di notevole bellezza che custodiscono opere artistiche di fama internazionale, Piazza Navona si presenta al turista in tutta la sua magnificenza ed è punto di ritrovo per tutti coloro che desiderano incontrarsi, scambiare quattro chiacchere e sedersi sulle panchine o soffermarsi in uno dei tanti locali a prendere un gelato, un caffè, un aperitivo. Capolavoro del Barocco romano, Piazza Navona è molto amata dai romani, in cui hanno da sempre trovato posto e punto di congiunzione di aristocratici e poveri che hanno come obiettivo finale solo quello di concedersi un momento di divertimento. Scopriamo la storia e le curiosità su Piazza Navona!

Un po’ di storia di Piazza Navona

La storia di Piazza Navona affonda le radici nello stadio di Domiziano. Nell’85 d.C., infatti, l’Imperatore Domiziano decise di costruire uno stadio a suo nome in cui si dovevano svolgere le gare di atletica e le corse dei cavalli. Nel III secolo furono avanzati del lavori di restauro per opera di Alessandro Severo che portò lo stadio a dimensioni notevoli, 276 metri di lunghezza e 106 metri di larghezza. Lo stadio a questo punto aveva una capienza di ben 30.000 persone: per decorarlo furono posizione delle statue tra cui quella di Pasquino ancora oggi visibile nella piazza vicino Piazza Navona. Si possono ancora vedere i resti di questa antica struttura a 5-6 metri al di sotto del livello stradale attuale e nei sotterranei della chiesa di Sant’Agnese in Agone.

La piazza iniziò ad essere frequentata e a diventare un vero e proprio punto di riferimento attorno al XV secolo, quando qui venne trasferito il mercato cittadino. In questa piazza si svolgevano anche feste e processioni e Gregorio XIII Boncompagni vi fece collocare due fontane e un abbeveratoio. La piazza per come oggi la conosciamo, e il cui nome deriva dal termine Agones che in latino vuol dire giochi, è stata fatta costruire dalla famiglia Pamphilj e richiama appunto le forme di un antico stadio. Fu papa Innocenzo X a volerla in stile barocco elegante e monumentale e il risultato, grazie all’intervento di alcuni degli artisti più noti dell’epoca, è sotto gli occhi di tutti.

Le Fontane di Piazza Navona

E’ fuori dubbio che gli elementi più suggestivi e affascinanti di Piazza Navona sono le tre fontane edificate durante il mandato di Gregorio XIII Boncompagni. Al centro si erge maestosa la Fontana dei Quattro Fiumi, ideata dal Bernini nel 1651 e commissionata da papa Innocenzo X Pamphilj per il Giubileo del 1650. La mirabile fontana è composta da una scogliera di pietra che raffigura la terra, scavata da grotte da cui un leone e animali fantastici fuoriescono per dissetarsi. Le quattro statue della fontana simboleggiano i fiumi più importanti dell’epoca: il Nilo, il Danubio, il Gange e il Río de la Plata. Bisogna ricordare che la Fontana del Bernini venne realizzata prima della chiesa, mentre il Nilo è raffigurato con la testa bendata perché al tempo ancora non erano state scoperte le sorgenti del fiume. Al centro della Piazza troneggia un obelisco di 16 metri d’altezza, un tempo situato nel circo di Massenzio, sulla via Appia.

Spettacolare anche la Fontana del Moro, ubicata nella parte meridionale della piazza e realizzata da Giacomo della Porta. Successivamente il Bernini fece delle modifiche e aggiunse dei delfini. Inizialmente la Fontana del Moro era nota come la Fontana della Lumaca. Nella parte settentrionale della piazza si erge invece la Fontana del Nettuno, progettata da Giacomo della Porta e ultima dopo il 1873 da Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta. Insieme ai palazzi, alle chiese e ad altri edifici storici le fontane che adornano Piazza Navona creano un’atmosfera affascinante e dal sapore barocco.

Piazza Navona – La chiesa Sant’Agnese in Agone

Ubicata sul lato occidentale di Piazza Navona, la chiesa di Sant’Agnese in Agone è stata edificata, secondo la tradizione, proprio nel punto in cui S. Agnese, appena dodicenne, venne martirizzata. I fatti risalgono alla fine del III secolo e Agnese fu vittima delle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. La giovane aveva fatto voto di castità e il rifiuto dell’amore del figlio del Prefetto di Roma le valse la sua denuncia di essere cristiana. Agnese fu esposta nuda al Circo Agonale, luogo di ritrovo delle prostitute, ma i suoi capelli crebbero come per miracolo e le ricoprirono interamente il corpo.

La prima progettazione della chiesa in stile barocco risale al 1652 e fu opera di Girolamo Rainaldi su committenza di Papa Innocenzo X Pamphili. Poi, dal 1653, continuò l’opera Francesco Borromini, che stravolse il progetto e diede alla facciata una impostazione concava. Priva di decorazioni, la facciata della chiesa ospita tre portali ed è compresa tra due campanili, entrambi con una copertura conica finale in cui sono poste delle croci. A decorare la cupola vi sono delle coppie di pilastri corinzi che si alterano a finestroni rettangolari.

Ai lati opposti della cupola Borromini sorgono i campanili gemelli disegnati dal Borromini e realizzati da Antonio del Grande e Giovanni Maria Baratta. L’interno della chiesa è a croce greca, col braccio trasversale più lungo di quello longitudinale e le nicchie sulla crociera, sono presenti quattro altari ed è decorato con stucchi dorati e marmi preziosi.

Palazzi di Piazza Navona

Su Piazza Navona si affacciano altri sontuosi palazzi che aggiungono al posto quel fascino barocco che si percepisce nell’atmosfera. Palazzo Braschi venne progettato dall’architetto imolese Cosimo Morelli per incarico di Papa Pio VI che voleva donarlo al nipote, Luigi Braschi Onesti. Nel 1871 gli eredi Braschi vendettero il palazzo allo Stato Italiano, che inizialmente lo utilizzò come sede del Ministero dell’Interno e poi come sede di varie istituzioni fasciste. Dopo la guerra fu rifugio di centinaia di senzatetto, poi fu restaurato e dal 1952 è sede del Museo di Roma.

Palazzo de Torres si trova nel settore meridionale della piazza, venne costruito nella prima decade del 1500 e modificato nel 1554 dagli interventi di Giulio III che fece allargare la strada che portava da piazza Navona a piazza di Pasquino. L’edificio è uno splendido esempio di architettura tardo rinascimentale e possiede un ricco cornicione decorato con teste di leoni con rosoni e torri, simbolo araldico della famiglia Torres. Il palazzo nel XVII secolo il palazzo venne ereditato dalla famiglia Lancellotti, dopo il matrimonio della nipote del cardinale Cosimo de Torres.

Palazzo Pamphilj venne costruito tra il 1644 ed il 1650 circa da Girolamo Rainaldi e Palazzo Tuccimei e possiede all’interno tre cortili. L’ingresso è alto e luminoso, mentre il piano nobile vanta ben 23 stanze affrescate da artisti di spicco come Giacinto Gemignani, Andrea Camassei, Pier Francesco Mola. La splendida e lunga galleria fu progettata dal Borromini e dipinta da Pietro da Cortona con le Storie di Enea. Dal 1920 il palazzo ospita l’ambasciata del Brasile in Italia, ed è diventato una proprietà brasiliana nel 1961.

Su Piazza Navona si affaccia anche Palazzo Tuccimei, realizzato dalla fusione di più case acquistate dal Cardinale De Cupis nell’anno 1462 e anche dopo. Le proprietà vennero poi assorbite dalla famiglia Ornani e l’avvocato Tuccimei acquistò il palazzo nel 1817. Testimonia la proprietà di questo palazzo uno stemma sul portone del piano nobile, la facciata su Piazza Navona con cornici decorate e la facciata su via S. Maria dell’Anima con una struttura simile a quella che dà su piazza Navona.

Cosa vedere nei dintorni di Piazza Navona

Dopo aver visto Piazza Navona un tour nei dintorni è d’obbligo. A pochi passi si trova via dei Coronari, sulla quale si susseguono negozi antiquari in cui si trova di tutto, dai mobili ai vasi alle stampe antiche. Tra gli edifici religiosi presenti nella zona interessanti sono la Chiesa del Sacro Cuore, la Chiesa di Santa Maria dell’Anima e la Chiesa di Santa Maria della Pace.

A poca distanza vale la pena visitare l’Oratorio dei Filippini, palazzo molto interessante, ma è anche possibile raggiungere in pochi minuti l’imponente e sfarzoso Castel Sant’Angelo che si trova dalla parte opposta del fiume Tevere. Inoltre non può mancare una tappa al Foro di Augusto, situato lungo via dei Fori Imperiali e il Museo di Palazzo Venezia che si trova all’interno di Palazzo Venezia.

Il palazzo si affaccia sulla piazza omonima ed è uno dei più visitati in assoluto della città. Su di esso troneggia il Vittoriano o Altare della Patria, raffigurante una statua equestre del re Vittorio Emanuele II. Alle sue spalle imperdibili sono anche il Campidoglio e i Musei Capitolini.

Come arrivare: Autobus 64, 46, 70, 81, 116, 186 e 492

Tour consigliati, card e ticket: Tour di 3 ore di Piazza Navona e del livello sotterraneo

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