Piazza di Spagna a Roma – Cosa vedere e come arrivare

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Piazza di Spagna Roma, cosa vedere e come arrivare nel centro della vita Romana.

Roma è una città fantastica, che offre opere straordinarie e bellezze impareggiabili ai visitatori, che rimangono impressi nel cuore e nella mente. Tante le cose da vedere, dalla Fontana di Trevi al Colosseo, dai Fori Imperiali ai Musei Vaticani, monumenti, fontane, e piazze da sogno. Una di queste piazze considerata tra i gioielli artistici più preziosi della città eterna è la scenografica, arricchita da un’altra memorabile bellezza, la spettacolare scalinata di Trinità dei Monti. Proprio per la sua magnificenza e la sua incredibile bellezza mozzafiato questa piazza è stata spesso protagonista di film celebri, spot e sfilate di alta moda. Ma scopriamo la storia e le curiosità di questa magnifica piazza di Roma!

Storia e curiosità su Piazza di Spagna

Situata ai piedi della collina del Pincio, Piazza di Spagna da sempre è stata il centro della vita culturale e turistica della città di Roma, ma prima di esserlo, almeno fino all’inizio del ‘500, questa zona era considerata suburbana. In una pianta disegnata da Pirro Ligorio appare come un terreno coltivato a vigne in cui vi erano resti di edifici di epoca romana e un palazzo appartenente alla famiglia Ferratini che poi divenne il Palazzo del Collegio di Propaganda Fide, poi passò ai baroni Monaldeschi fino a che venne venduto agli ambasciatori di Spagna. Per lungo tempo lo spazio in cui oggi ha sede questa piazza fu luogo di arrivo e di sosta delle vetture a cavalli che entravano dalla Porta del Popolo e conducevano a Roma gli stranieri.

La piazza prende nome dal palazzo dell’ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, situato sul lato meridionale. La sua costruzione risale al 1647 ed è collocato giusto di fronte alla Colonna dell’Immacolata Concezione, costruita l’8 dicembre del 1857 per volere di Pio IX. La struttura venne realizzata dall’architetto Luigi Poletti, che progettò un enorme basamento in marmi policromi, con sedili, scalini, quattro statue raffiguranti Mosè, David, Isaia ed Ezechiele e quattro bassorilievi. Sopra è poggiata la colonna di cipollino rosso, alta più di 11 metri e rinvenuta nel monastero delle benedettine durante alcuni scavi in Campo Marzio nel 1777. A completare l’opera è una gigantesca statua in bronzo della “Vergine Immacolata”, realizzata da Giuseppe Obici. L’intera struttura misura oltre 29 metri e venne inaugurata due anni dopo la proclamazione del dogma. Per tradizione la mattina dell’8 dicembre di ogni anno viene deposta una corona di fiori freschi da una squadra di Vigili del Fuoco tra le braccia della Madonna, alla presenza del pontefice che benedice la statua e tutti i presenti: con questo gesto si rievoca il giorno dell’inaugurazione.

La Barcaccia

La fontana è un elemento che non può mancare in una piazza romana e quindi anche Piazza di Spagna è dotata di una fontana, in questo caso molto originale, detta la Barcaccia. A realizzare questo magnifico capolavoro in stile barocco furono Pietro e Gian Lorenzo Bernini nel 1629, dietro volere di papa Urbano VIII Barberini. La fontana progettata dal Bernini era un’idea del tutto innovativa rispetto alle altre opere fino a quel momento realizzate a Roma. Per progettarla l’artista prese come ispirazione una barca vera e il risultato fu la Barcaccia, una vasca singolare che ha proprio la forma di una barca e in cui confluisce raccoglie l’acqua che scende dai due grandi soli e quella del foro centrale. Invece, l’acqua che sgorga sui lati viene raccolta in un altro bacino sottostante, in cui vanno a finire anche i getti che escono da bocche di finte cannoniere situate fuori dalla poppa e dalla prua. Mettendosi al centro della piazza, si può ammirare una veduta a 360 sull’intero spazio e sulla scalinata suggestiva di trinità dei Monti.

La Scalinata di Trinità dei Monti

La suggestiva scalinata di Trinità dei Monti e l’omonima chiesa appresentano l’elemento architettonico che dà maggiore risalto alla piazza. Guardando la scala dal di sotto la visione è magnifica e la sua funzione era quella di collegare l’ambasciata spagnola e la chiesa di Trinità dei Monti. Il progetto della scalinata fu fortemente voluto da papa Innocenzo III e venne realizzato da Francesco de Sanctis che progettò questa spettacolare soluzione per eseguire l’opera. Il problema del collegamento con la chiesa derivava dal fatto che quando questa fu terminata il piano stradale era divenuto inferiore rispetto all’ingresso del convento e della chiesa a causa degli sbancamenti che vennero effettuati per livellare il tracciato. La scalinata fu inaugurata nel 1725 da Benedetto XIII, in occasione del giubileo.

La sontuosa, aristocratica scalinata, posta all’apice di un lungo asse viario che portava al Tevere, fu disegnata in modo che, avvicinandosi, gli effetti scenici aumentassero man mano. Tipico della grande architettura barocca era infatti la creazione di lunghe, profonde prospettive culminanti con quinte o sfondi a carattere monumentale.

La lunga e sontuosa scalinata, situata in cima all’asse viario che portava al Tevere, venne progettata in modo che aumentassero man mano gli effetti scenici. La scala era composta a intervalli da alcune terrazze-giardino che potevano essere decorate con addobbi floreali per offrire agli occhi una prospettiva grandiosa. Lungo la scalinata si possono ammirare gigli ed aquile, simboleggianti rispettivamente la Francia e lo stemma araldico di papa Innocenzo XIII.

Edifici che si affacciano sulla piazza

Sul lato destro della scalinata sorge la casa museo nota come “Casina Rossa”. L’edificio era di proprietà di una signora di nome Anna Angeletti, che dava camere in affitto agli ospiti in vacanza a Roma. Tra questi vi soggiornò il poeta inglese John Keats, che visse qui insieme al suo amico pittore Joseph Severn. Il poeta e il suo amico vivevano al secondo piano e qui Keats visse fino al giorno della sua morte, avvenuta a soli 26 anni il 23 febbraio del 1821. Dal 1906 nelle stanze in cui visse il poeta ha sede un interessante museo, noto come la Keats-Shelley Memorial House, che commemora i poeti romantici inglesi più celebri ed è molto piacevole da vedere. Al suo interno si respira l’atmosfera tipica dell’800 e si possono ammirare liberi e mobili dell’epoca.

Su Piazza di Spagna di affaccia anche il palazzo di Propaganda Fide di proprietà della Santa Sede, uno dei più prestigiosi e più interessanti da visitare, costruito dal Bernini e ultimato dal Borromini. Il Collegio ebbe lo scopo di formare i missionari cattolici che dovevano andare nelle contrade lontane a diffondere la fede e venne istituito da papa Urbano VIII nel 1626. La facciata del palazzo è caratterizzata da paraste che in verticale isolano quattro serie di finestre. La fascia centrale ha il portale bugnato, timpano triangolare e una sovrastante finestra a timpano curvo. Ancora sopra si trova la targa con l’iscrizione “COLLEGIUM URBANUM DE PROPAGANDA FIDE” decorata con lo stemma di Urbano VIII con le api dei Barberini tra due festoni.

Nella parte opposta della scalinata invece è situata la celebre Sala da tè Babington’s, fondata da due signore inglesi, miss Babington e miss Cargill, nel 1893. Le due donne aprirono questa attività e diffusero a Roma l’uso del tè, un evento straordinario per l’epoca. Di fronte alla Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, invece, proprio in cima alla scalinata, si trova l’obelisco sallustiano voluto da papa Pio VI e collocato nel 1789. L’obelisco risale all’epoca romana ed è di chiara ispirazione egizia.

Punto di ritrovo per i giovani intellettuali europei durante il 1700, Piazza di Spagna fu meta di artisti e girovaghi che venivano a Roma per conoscere il mondo antico. All’epoca erano moltissimi i giovani stranieri, in particolare tedeschi e inglesi che la prendevano come punto di riferimento per scoprire le bellezze della città. Tuttora la piazza è ritrovo di artisti che disegnano ritratti e con i loro cavalletti e le loro tavolozze aggiungono un fascino unico al contesto. La sera la piazza è un luogo splendido da vivere e si anima con i suoi locali e la gente che si intrattiene fino a tarda sera.

Cosa vedere nei dintorni di Piazza di Spagna

Una visita nei dintorni di Piazza di Spagna non può mancare, vista la grande quantità di monumenti ed edifici antichi si trovano a Roma. Oltre alla una visita a Trinità dei Monti la prima cosa da fare è una passeggiata in Via dei Condotti, adiacente a Piazza di Spagna: questa via, oltre ad essere una delle vie più conosciute di Roma è anche la più elegante e raffinata, celebre per i suoi lussuosi negozi e le vetrine spettacolari. Inoltre, con una passeggiata di circa venti minuti è possibile raggiungere Piazza del Popolo, inconfondibile per le sue due chiese gemelle e l’obelisco Flaminio al centro. Tra Piazza di Spagna e Piazza del Popolo si può accedere alla splendida Villa Borghese, al cui interno si può visitare la magnifica Galleria Borghese con le sue straordinarie opere d’arte. A circa un chilometro di distanza si può raggiungere Palazzo Torlonia, fatto costruire nel 1496 su commissione del cardinale Castellesi, poi sede dell’ambasciata d’Inghilterra e infine passato nel ‘700 ai principi Torlonia. Da vedere anche nelle vicinanze il Museo Storico dell’Arma del Genio e dell’Architettura Militare, l’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto.

Come arrivare a Piazza di Spagna

Metro A, fermata Piazza di Spagna

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