Bocca della Verità a Roma, tra storia e leggenda

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Bocca della Verità – protagonista di varie leggende e uno dei tanti simboli di Roma conosciuto in tutto il mondo.

Conoscere Roma, i suoi miti e le leggende che hanno aggiunto un ulteriore fascino a questa magnifica città equivale ad immergersi nel suo patrimonio culturale, poiché i miti e le leggende sono diventate parte integrante di un popolo. Entrambe le tipologie, che in genere appartengono alla tradizione orale, tuttavia trovano nella realtà un riscontro che appaga l’immaginazione e celebrano valori morali incorruttibili.
E’ questo il caso della Bocca della Verità, protagonista di varie leggende e uno dei tanti simboli di Roma conosciuto in tutto il mondo. La sua fama è stata alimentata dal celebre film ‘Vacanze Romane’: in una scena del film Gregory Peck finge di aver perduto la mano all’interno della bocca: di fronte a lui, ecco una ingenua e sprovveduta Audrey Hepburn che crede alle parole del giovane.

Pare però che l’ingenuità dell’attrice fosse davvero genuina: la Hepburn pensava veramente che la leggenda della donna che escogitò questo stratagemma per sfuggire all’accusa di infedeltà fosse vera. Proprio per questo la sua espressione spaventata nella scena del film è più che mai reale! Come ha origine la leggenda della Bocca della Verità e dove si trova? Scopriamolo di seguito.

Dove si trova la Bocca della Verità

La famosa Bocca della Verità in realtà è un mascherone in marmo che fino al 1632 si trovava nella piazza della Bocca della Verità e poi fu murato in una delle pareti del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, dove tutt’ora si trova. In realtà, questo medaglione non è altro che il tombino di una fogna dell’antica Roma, anche se per alcuni, però, viste le sue dimensioni, potrebbe anche trattarsi della copertura di un pozzo.

Invece, è molto probabile che il medaglione sia il tombino posto sulla Cloaca Massima, situa in prossimità della piazza. Dentro il suo canale scorrevano l’acqua piovana, ma anche gli scarichi delle terme e dei bagni pubblici.

Per lungo tempo la Cloaca Massima rimase una struttura a cielo aperto, poi si decise di porre dei tombini in marmo sistemati a pochi metri l’uno dall’altro, molto grandi e decorati con preziosi bassorilievi. Quello della Bocca della Verità è quindi uno di questi tombini, divenuto celebre per la sua effige.

La scultura ha l’aspetto di un fauno ispirato a una divinità fluviale, il Dio Portuno, a cui forse era dedicato un tempio vicino la stessa cloaca.

Più precisamente, il medaglione raffigura un volto maschile barbato in cui si distinguono occhi, naso e bocca forati e cavi per far defluire l’acqua, ha un diametro di 1,75 m e pesa all’incirca circa 1300 Kg. Il mascherone è databile attorno al I secolo e molto probabilmente era un tombino della Cloaca Massima, una delle fogne più grandi di tutta Roma. A rendere nota la scultura, come già detto, sono state le leggende che aleggiano attorno ad essa, leggende scatenate dall’immaginazione dell’uomo, che hanno accompagnato la sua storia e continuano ad essere tramandate nelle varie generazioni.

Quella più famosa è una leggenda medievale che ha del macabro e che attribuisce alla Bocca la capacità di smascherare i bugiardi: in pratica, la leggenda afferma che se si dice una bugia tenendo la mano nella bocca del mascherone, come per magia esso dà un morso e mozza la mano di colui che ha detto la bugia. In particolare, anticamente veniva richiesto alla pietra di dare il suo giudizio sull’infedeltà coniugale, soprattutto se una donna avesse perpetrato un tradimento ai danni del marito.

La moglie veniva costretta a mettere la mano nella fessura del tondo e a interrogare la pietra sulla sua fedeltà. Attraverso un semplice trucco ad opera degli umani la Bocca della Verità esprimeva il suo giudizio: in realtà dietro la maschera c’erano degli addetti pagati da qualche patrizio di turno che con delle forbici o uno spillone facevano dei segni alla mano.

La leggenda ancora oggi è conosciuta dai turisti che ogni giorno fanno la fila per visitare la Bocca e pagano anche due euro per avvicinarsi e mettere la mano, ovviamente scherzando sul fatto del morso, ma comunque è innegabile il fascino che esercita nella mente dell’uomo. Il nome “Bocca della Verità” venne usato per la prima volta nel 1485, e da quel momento la scultura è sempre citata nelle guide romane e inserita negli itinerari turistici.

La leggenda della Bocca della Verità

Durante il medioevo cominciò a diffondersi la credenza che la Bocca della Verità fosse stata fatta costruire da Virgilio per eliminare qualsiasi dubbio sulla fedeltà coniugale. In realtà, si riscontra una prima citazione della pietra nei Mirabilia Urbis Romae dell’anno Mille, ma fu proprio nel medioevo che la leggenda attorno ad essa cominciò a diffondersi. Tra tutte le leggende, quella più famosa in assoluto e che ancora oggi viene narrata perché singolare è la storia di una donna bellissima, moglie di un patrizio romano, accusata di adulterio perché era stata sorpresa dai vicini di casa mentre riceveva visite continue da parte di un amante.

I vicini riferirono la faccenda al marito che chiese quindi alla moglie di dargli le spiegazioni su quanto accaduto. Non furono sufficienti le lacrime della donna a convincere l’uomo che, per verificare la sua fedeltà, la decise di chiedere in pubblico la prova della verità.

La donna, che si proclamava innocente, fu costretta dunque a sottoporsi alla prova della Bocca della verità. Il giorno in cui la donna doveva sostenere la prova accadde un fatto curioso: un giovane si fece largo tra la folla, si avvicinò alla donna, la prese verso di sé e la baciò sulla bocca, lasciando i presenti increduli e sbalorditi.

Lo sconosciuto si allontanò saltellando come un matto e sbraitando parole senza senso. Immediata fu la reazione della folla che lo trascinò via con la forza e lo allontanò dal luogo dove di lì a poco sarebbe avvenuta la prova della Bocca. Ristabilito l’ordine e la calma, la donna fu portata vicino al medaglione, al cui interno infilò la mano nella foratura e pronunciò le parole seguenti: “Giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato, all’infuori di mio marito e di quel giovane matto”.

La mano rimase intatta con grande soddisfazione del consorte che così ebbe la certezza che la moglie non lo aveva tradito. Da parte della donna, invece, vi era stata una subdola macchinazione nei confronti del marito: infatti, l’episodio del pazzo non era altro che una messa in scena, poiché nella richiesta la giovane poté sostenere di aver baciato solo suo marito e il povero demente, in realtà il suo amante, il che agli occhi di tutti era la verità.

La prova dunque era stata superata e la donna grazie alla sua astuzia era riuscita ad imbrogliare la Bocca della Verità e poté tranquillamente continuare a frequentare il suo amante, sicura che il marito non avrebbe ma più creduto alle voci sul suo tradimento. Per la Bocca della verità fu una grande umiliazione e sconfitta dall’audacia della donna da allora non chiuse più la bocca per punire i bugiardi. Il fascino della Bocca della Verità nel tempo è rimasto immutato e continua ad essere una delle tappe preferite dai turisti che fanno a gara per scattare una foto accanto ad essa!

Cosa vedere nei dintorni di Bocca della Verità

Durante una tappa per visitare la Bocca della Verità, immancabile è una visita alla Basilica di Santa Maria in Cosmedin, l’edificio storico più importante nella Piazza omonima. La chiesa probabilmente è stata costruita sulle rovine del tempo della Pudicizia Patrizia da s. Dionigi papa, e pare sia la seconda chiesa dedicata in Roma alla Beata Vergine. Ricostruita poi magnificamente, fu Clemente XI a far realizzare la facciata col portico con architettura di Giuseppe Sardi, mentre l’altare maggiore è dotato di quattro colonne di granito rossigno che sorreggono il tabernacolo gotico. Sulla grande piazza venne collocata una fontana.

Nei dintorni è possibile visitare il Teatro di Marcello, ma anche il Foro di Augusto posto su via dei Fori Imperiali, distante circa quindici minuti. Nei pressi del Foro si erge la Colonna Traiana e a poca distanza possiamo fare una visita al Museo di Palazzo Venezia che si trova all’interno del palazzo omonimo. Palazzo Venezia si affaccia su Piazza Venezia, una delle piazze più belle e più famose della città eterna: qui si può ammirare l’Altare della Patria, su cui troneggia la statua del Re Vittorio Emanuele II, un monumento imponente e suggestivo.

Sul lato sinistro si trova la maestosa scalinata del Campidoglio e quella dell’Aracoeli, mentre oltrepassando Palazzo Venezia si accede a via del Plebiscito. Nelle vicinanze di Piazza Bocca della Verità si possono visitare altri monumenti e siti archeologici pregevoli tra cui il celebre Foro Romano, situato anch’esso su Via dei Fori Imperiali, e in pochi minuti di percorso si può raggiungere anche il Palatino e visitare monumenti simbolo come il Colosseo, l’Arco di Costantino, il Circo Massimo, che si trovano poco distanti l’uno dall’altro.

Visitare Roma è sempre un’esperienza affascinante, che prende il cuore e la mente, e trasporta in un mondo antico che non c’è più ma che è facile rivivere proprio grazie ai suoi spettacolari monumenti!

Come arrivare, orari di apertura e costo del biglietto di Bocca della Verità a Roma

Indirizzo: Piazza Bocca della Verità
Come arrivareMetro Linea B fermata Circo Massimo
Bus 60 – 75 – 85 – 87 – 117 – 271 – 571 – 175 – 186 – 810 – 850 – C3
Tram 3
Orari di aperturaOrario estivo: ore 9.30-18.00 (chiusura cancello ore 17.50)
Orario invernale: ore 9.30-17.00 (chiusura cancello ore 16.50)
Prezzi del biglietto: 2 €

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