Palazzo Ca’ Rezzonico a Venezia – Orari, biglietti e come arrivare

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Ca’ Rezzonico

Ca’ Rezzonico è un palazzo di Venezia fra i più importanti in assoluto, stupendo per la sua architettura e imperdibile da visitare durante un soggiorno in questa bellissima città.

Affacciato sul Canal Grande e collocato tra Palazzo Contarini Michiel e Palazzo Bernardo Nani, proprio a poca distanza da Ca’ Foscari.

Il palazzo è sede del Museo del Settecento Veneziano e vi si possono ammirare arredi preziosi e suppellettili dell’epoca, oltre che affreschi e dipinti di grandi artisti celebri del periodo. Scopriamo la storia e tutto quanto c’è da sapere su Ca’ Rezzonico!

Un po’ di storia

Progettato da Baldassarre Longhena a partire dal 1649, dietro commissione della famiglia Bon, appartenente all’antica nobiltà veneziana, il palazzo venne iniziato a costruire solo nel 1667, anno in cui vennero aperti i cantieri per la realizzazione dell’opera.

Si iniziò con la demolizione delle preesistenti strutture, ma ben presto il progetto venne abbandonato perché richiedeva ingenti capitali in quanto molto ambizioso e la famiglia Bon non navigava in acque tranquille.

Le difficoltà economiche dei committenti misero dunque fine ai lavori e a peggiorare le cose fu anche la morte dell’architetto Longhena, avvenuta nel 1682, che determinò il completo abbandono della fabbrica.

Il progetto monumentale rimase quindi incompiuto e venne ripreso solo nel 1750 da Giambattista Rezzonico, un esponente della nobiltà recente che acquistò il titolo dietro esborso di denaro.

Originaria del borgo di Rezzonico, sul Lago di Como, i Della Torre-Rezzonico si erano stabiliti a Venezia e ottenne l’ammissione al patriziato nel 1687.

Il Rezzonico acquistò dunque la struttura e affida i lavori per completarla all’architetto Giorgio Massari, uno dei più quotati del periodo.

I lavori vennero ultimati in appena sei anni e il palazzo, che da quel momento si chiamò ovviamente Rezzonico, divenne il simbolo dell’ascesa sociale crescente della famiglia, che ebbe il suo momento culminante nel 1758.

In quell’anno, infatti, il figlio di Giambattista, Carlo, venne eletto pontefice con il nome di Clemente XIII. Il Massari aveva completato il secondo piano, fece costruire il magnifico scalone d’onore, la scalinata d’acqua, Il monumentale atrio, il magnifico salone da ballo e completò la decorazione della facciata sul Canal Grande.

Tutto era quindi in crescendo per questa famiglia e sembrava dovesse essere inarrestabile, tuttavia, il casato ha vita breve a causa dell’assenza di eredi maschi già nella successiva generazione.

Si estingue così nel 1810 la famiglia Rezzonico con la scomparsa di Abbondio e successivamente venne venduto più volte, cambiando spesso proprietari, e man mano venne privato di numerosi arredi e suppellettili che ne facevano un vero gioiello.

Durante l’800 vi soggiornarono anche molti personaggi celebri, tra cui il poeta Robert Browning e il musicista Cole Porter. Quest’ultimo vi soggiornò dal 1926 al 1927.

Nel 1935 il palazzo, che era praticamente ormai vuoto, venne acquistato dal comune di Venezia che lo trasformò in sede per esporvi le collezioni d’arte del Settecento.

Delle collezioni fanno parte quindi non solo i dipinti ma anche affreschi e tele da soffitto derivanti da altri palazzi, arredi, oggetti di vita quotidiana e tanto altro, che danno vita ad un museo d’ambiente che si sviluppa in diverse sale.

Il Museo del Settecento Veneziano

Ca’ Rezzonico è tra i musei della città lagunare quello che si distingue per la particolare ambientazione, che è quella di una dimora del Settecento veneziano con mobili e suppellettili originali del periodo e numerose opere degli artisti più importanti come Canaletto, Guardi, Longhi, Tintoretto e Tiepolo.

Autentica opera d’arte, il palazzo è un esempio straordinario di raffinatezza ed eleganza, simbolo di una città che nel periodo in cui è stato costruito stava attraversando un periodo d’oro, e ovunque manifestava la sua potenza, in particolar modo nell’arte.

L’allestimento del museo Ca’ Rezzonico di Venezia segue una logica che si rivela nella successione degli ambienti e che trasporta il visitatore moderno in un’atmosfera unica e suggestiva. Al pianoterra gli elementi barocchi che si manifestano su cortili, porticati e androni avvolgono con i loro giochi di pieni e vuoti straordinari.

Sui piani superiori si assiste invece ad una sfilata di opere d’arte, affreschi ed oggetti di uso quotidiano sistemati come se nel palazzo vi abitasse ancora qualcuno. Nel corso del tempo sono stati recuperati mobili, dipinti e affreschi, provenienti da altri palazzi della città oppure dal mercato dell’antiquariato e integrati con materiale coevo per riuscire a dare vita a quello che è oggi questo magnifico allestimento.

All’ingresso del pianterreno si trovano ad oggi la biglietteria, il guardaroba, il bookshop, la caffetteria, le toilettes, l’ascensore, mentre nel giardino si svolgono delle simpatiche rappresentazioni teatrali.

Cosa visitare durante il percorso

Il percorso espositivo del Museo Del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico si svolge come di seguito:

Nel Mezzanino Browning sono esposte le opere della Collezione Mestrovich, un gruppo di dipinti di artisti come Francesco Guardi, Iacopo Tintoretto, Benedetto Carpaccio e Cima da Conegliano che sono stati donati ai musei civici dal collezionista dalmata Ferruccio Mestovich.

Il percorso di visita comincia però dallo scalone d’onore, che permette di accedere alle undici sale del primo piano, alcune delle quali sono assolutamente da non perdere, come il Salone da ballo con i due lampadari e la Sala dell’Allegoria nuziale con il soffitto affrescato da Giambattista Tiepolo.

Una visita merita anche la Sala dei pastelli, meravigliosa con i suoi ritratti a pastello, la Sala degli Arazzi, in cui si può ammirare la porta gialla decorata con soggetti in stile orientale, la Sala del Lazzarini che custodisce la scrivania dell’ebanista Piffetti. Da non perdere sono anche gli arredi scolpiti da Andrea Brustolon per la famiglia Venier e la collezione di porcellane custodita nel passaggio che porta alla biblioteca.

Al secondo piano del palazzo Canaletto apre il ‘portego dei dipinti’, in cui sono esposte le due uniche tele dell’artista appartenenti al circuito dei Musei Civici Veneziani. A completare le opere esposte nella ‘quadreria’ di Ca’ Rezzonico intervennero anche Francesco e Antonio Guardi, Luca Carlevarijs, e altri famosi pittori paesaggisti del Settecento sempre di origine veneta.

La successione delle sale dedicate a Tiepolo inizia proprio dal successivo corridoio. L’artista fu uno dei protagonisti indiscussi di questo palazzo e le sue opere lo valorizzano in maniera straordinaria. Gli affreschi provengono dalla villa di Zianigo in cui abitava Tiepolo e sono collocati secondo come erano disposti all’origine.

Questa particolare collocazione dà vita ad una tappa del percorso espositivo al Museo del Settecento tra le più belle in assoluto. Tuttavia, anche il secondo piano offre degli autentici tesori da ammirare, che lasciano stupiti e affascinati i visitatori.

Un esempio delle meraviglie del secondo piano è la ricostruzione perfetta degli interni di una villa rurale dei nobili veneziani e quella di una camera da letto del ‘700. Proprio in questa camera degno di nota è il preziosissimo servizio da toletta di proprietà della famiglia Pisani, realizzato da Ausburg, all’epoca tra le manifatture più prestigiose.

Da ammirare sono anche le opere di Pietro Longhi e Antonio Guardi, ma anche altre due opere celebri di Francesco Guardi come il ‘Parlatorio delle monache di San Zaccaria’ e il ‘Ridotto di palazzo Dandolo a San Moisè’.

Il percorso si conclude con la visita al terzo piano del Museo del Settecento Veneziano. Qui si trova l’ampia collezione che Egidio Martini donò ai Musei Civici Veneziani. Nella Pinacoteca Egidio Martini sono esposte opere che vanno dal XV al XX secolo, quasi interamente derivanti dalla scuola veneziana.

Le opere appartengono ad artisti come Tintoretto, Cima da Conegliano, Alvise Vivarini, Palma il Giovane, Tiepolo, Longhi, ma vi sono anche opere di altri artisti minori che hanno conosciuto la fama proprio grazie al grande mecenate.

Fra le tante cose esposte, ritratti, mitologie, paesaggi, allegorie, soggetti religiosi, la Pinacoteca Egidio Martini offre un percorso insolito e stimolante, che permette di fare un viaggio attraverso i secoli d’oro della pittura veneziana.

Suggestivi sono anche i tre ambienti della Farmacia Ai do San Marchi in cui è stato ricreato l’allestimento originario allestimento della farmacia omonima in Campo San Stin con oggetti in vetro di Murano, vasi in maiolica decorata e mobili preziosi.

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Orari, biglietti e altre informazioni per la visita a Ca’ Rezzonico

 Dove

Dorsoduro 3136

 Come

Vaporetti
Da Piazzale Roma: Linea 1 fermata Ca’ Rezzonico
Dalla Stazione Venezia Santa Lucia: Linea 1 fermata Ca’ Rezzonico
Da Lido di Venezia: Linea 1 fermata Ca’ Rezzonico

 Quando

Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio

 Quanto

Biglietto intero: 10 euro

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