Piazza del popolo a Roma

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Piazza del Popolo Roma, scenografica e maestosa è una delle piazze più amate dai turisti

Sono molte le piazze di Roma divenute famose nel mondo, sia per la loro antichità che per alcune pellicole in cui sono state protagoniste. Tra tutte però, la più incredibile, maestosa e scenografica è senza dubbio Piazza del Popolo, divenuta nel tempo emblema di questa città che serba tante meraviglie preziose. La piazza, infatti, custodisce notevoli opere artistiche e architettoniche di grande impatto visivo.

Storica piazza di Roma e tra le più grandi d’Italia, Piazza del Popolo è uno spazio scenografico e immenso molto amato dai Romani e dai turisti che accorrono da ogni parte del mondo per venire a visitare la città eterna. Privilegiata porta di accesso verso il cuore del centro storico di Roma, la piazza sorge sotto il Parco del Pincio, a poca distanza da Tevere, all’estremità nord di Via del Corso e all’interno dell’antica Porta Flaminia.

Punto strategico di congiunzione di tre vie dello shopping più importanti della città, Via di Ripetta, Via del Babbuino e Via del Corso, che costituiscono il tridente, fortemente voluto nel progetto urbanista di papa Sisto V e del suo architetto Domenico Fontana, la piazza è sempre animata e piena di vita, frequentatissima in qualsiasi periodo dell’anno.

L’origine del nome è incerta e si ipotizza che derivi dal termine latino populus, che vuol dire pioppo, riferito pare ad un boschetto di pioppi nei pressi della tomba di Nerone.

Ancora oggi questa piazza è uno spazio privilegiato da cittadini e turisti per incontri, passeggiate, per assistere ai concerti e da diversi anni anche per assistere alla celebrazione del Carnevale Romano, antica tradizione rispolverata e tornata in auge per divertire grandi e piccini.

Per godere una veduta mozzafiato di questa splendida piazza basta salire sul colle Pincio e ammirarla in tutta la sua bellezza. Scopriamo la storia e le meraviglie di questa magnifica piazza!

Piazza del Popolo ricostruita varie volte

La costruzione di questa bellissima piazza risale al XVI secolo: all’epoca la progettazione di questo spazio era stata ideata per far sì che diventasse un punto di accesso alla città per chi proveniva da via Flaminia. Durante i secoli la piazza è stata più volte ricostruita e trasformata, fino ad assumere l’aspetto attuale che fu dato nel 1823 da Giuseppe Valadier, che le diede l’inconfondibile stile neoclassico.

Prima del dominio napoleonico e dei rifacimenti messi in atto dall’architetto Giuseppe Valadier, l’aspetto di Piazza del Popolo era molto diverso: infatti, si trattava fino ad allora di una comune piazza romana a forma di trapezio situata alla convergenza del tridente, ovvero le tre vie citate sopra.

L’apertura del tridente diede inizio ad una intensa opera di urbanizzazione che vide in poco tempo nella zona la nascita di palazzi aristocratici, edifici religiosi e complessi ospedalieri. L’ambiente circostante, interessato dal Pincio, rimaneva tuttavia con il suo aspetto rurale, in cui si alternavano ville e orti di lusso.

L’obelisco Flaminio – Piazza del Popolo Roma

La passione di Papa Sisto V però non è rivolta solo verso l’urbanistica ma anche verso gli obelischi e coì, il 25 maggio 1589 impone a Domenico Fontana di posizionare l’obelisco Flaminio nella maestosa piazza.

Il monumento fu portato da Augusto a Roma dall’Egitto come bottino e posto al Circo Massimo: anticamente l’obelisco era utilizzato per far divertire i romani che solevano bendare un compagno di giochi e da quel punto lo facevano fino a Via del Corso.

Per rendergli difficile il percorso mettevano davanti degli ostacoli e il malcapitato difficilmente riusciva a concluderlo. L’obelisco nel 1587 venne ritrovato rotto in tre pezzi: fu compito del Fontana riunirlo ed erigerlo nel 1589.

Per quei tempi si trattava di un’impresa grandiosa e spettacolare e pare che Fontana fosse addirittura stato minacciato che, se non avesse alzato l’obelisco in dieci ore gli sarebbe stata tagliata la testa. Ovviamente, come è visibile ancora oggi, l’impresa è riuscita e l’obelisco, alto 24 metri, e con il basamento 36,50, si erge dominando la magnifica piazza.

Le chiese gemelle e le fontane di Piazza del Popolo

La piazza, come già detto, cambiò aspetto totalmente grazie agli interventi dell’architetto Valadier, che in collaborazioni con artisti importanti del periodo tra cui Giuseppe Ceccarini la trasformò e le diede quella forma ellittica nella parte centrale che conserva ancora oggi.

A completare l’ellittica è una doppia esedra, in cui sono collocate statue e fontane, che giunge fino al fiume Tevere e alla terrazza del Pincio. Originariamente nella piazza era stata collocata un sola fontana che aveva realizzato Giacomo Della Porta nel 1573, ma con le trasformazioni messe in atto dal Valadier furono aggiunte altre fontane fino ad un totale di quattro disposte attorno agli spigoli dell’obelisco. Queste fontane sono decorate con leoni di marmo in stile egizio, dalle cui fauci fuoriesce un getto d’acqua che va a riempire una vasca, poggiata su una piccola gradinata, sopra la quale si trova l’intero monumento.

Altre due imponenti fontane a conchiglia, sovrastate da gruppi di sculture raffiguranti il dio Nettuno con tritoni e la dea Roma e le personificazioni del Tevere e dell’Aniene furono collocate nei due semicerchi laterali. Poi ci sono ancora altre due fontanelle poste ai lati della Chiesa di Santa Maria del Popolo e dell’edificio contrapposto, realizzate con antichi sarcofaghi e in più c’è anche la fontana situata sotto le arcate della terrazza del Pincio. Vista la presenza di tutte queste fontane vi fu bisogno di una portata d’acqua maggiore.

Proprio per far arrivare l’acqua necessaria alle fontane venne affiancato un rampo dell’acqua Felice di Villa Borghese al condotto dell’acqua Vergine. Sul lato sud la piazza è delimitata da due chiese gemelle, che si stagliano sullo sfondo dell’obelisco: si tratta della chiesa di Santa Maria dei Miracoli e della chiesa di Santa Maria in Montesanto, entrambe in stile barocco progettate in stile barocco dall’architetto Carlo Rainaldi e realizzate da Carlo Fontana. Le chiese furono costruite attorno alla metà del Seicento e commissionate da Papa Alessandro VII.

E’ collocata invece dalla parte opposta della piazza la Porta del Popolo. Inizialmente la porta era stata commissionata da Pio IV a Michelangelo, ma l’artista, che era anziano, preferì passare l’incarico a Nanni di Baccio Bigio, che completò l’impresa tra il 1562 ed il 1565. La facciata era costituita da quattro colonne provenienti dalla basilica di S. Pietro e sopra i tre fornici spiccano lo stemma papale sorretto da due cornucopie e una grande lapide. I fornici laterali sono stati aperti nel 1887 per agevolare il traffico e sono anche state buttate giù le antiche torri di guardia edificate accanto alla Porta.

La facciata interna venne realizzata dal Bernini in occasione dell’ingresso della regina di Svezia a Roma e che porta la scritta” Per un felice e fausto ingresso 1655” voluta da papa Alessandro VII, mentre nel 1638 tra le due coppie di colonne vennero inserite le due statue di Pietro e Paolo,

La Basilica di Santa Maria del Popolo

La Basilica di Santa Maria del Popolo è una delle chiese più belle di Roma e si trova proprio in questa scenografica pizza. Ricca d’arte, è stata edificata nell’XI secolo per volere di papa Pasquale II ed è la più antica chiesa che si affaccia sulla piazza.

La chiesa venne restaurata tra il 1655 ed il 1660 sotto papa Alessandro VII e da artisti che sono stati dei veri geni del periodo, tra cui il Bramante, che realizzò parte della chiesa, ma anche il Bernini, che diedero vita ad uno degli esempi più spettacolari di chiesa rinascimentale romana.

Pare che originariamente la struttura fosse stata edificata sul mausoleo della famiglia Domizi Enobarbi sul sepolcro di Nerone. Grazie ai nuovi interventi alla chiesa venne data una chiara impronta barocca e conserva dipinti preziosi del Caravaggio, affreschi del Pinturicchio, architetture di Raffaello Sanzio e del Bramante e perfino sculture di Andrea Bregno e di Gian Lorenzo Bernini.

Cosa vedere nei dintorni di Piazza del Popolo

Da Piazza del Popolo è facile dirigersi verso Villa Borghese, in cui è possibile visitare la splendida Galleria Borghese, uno dei musei più celebri di Roma per l’immensa quantità e valore delle opere d’arte contenute. Vicinissima è Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, a cui si arriva facilmente percorrendo Via del Babbuino. Da non perdere una passeggiata nelle vie famose dei Tridente, Via del Corso, Via del Babuino e Via di Ripetta, piene di negozi di grandi firme e sempre popolate di gente.

Una tappa immancabile è alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, che si trova poco fuori Villa Borghese. Qui è possibile ammirare le opere esposte al suo interno, autentiche meraviglie. In poco tempo si raggiunge sia il Mausoleo di Augusto che l’Ara Pacis e il Museo: la via di collegamento è via di Ripetta, che porta proprio ai due monumenti.

Un’altra delle strade famose della zona è senz’altro Via Margutta, affascinante e molto suggestiva, dove si riunivano pittori, musicisti e artisti di ogni categoria che negli anni ’50 decisero di dare vita e colore a questa strada.

Anche la Fontana di Trevi è raggiungibile da Piazza del Popolo con una passeggiata: questa fontana barocca è un’altra delle meraviglie di questa città che lasciano senza fiato!

 

 

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